lunedì, novembre 27, 2006

a chi assomiglio

Allora, esaltato dal post che ha messo fede, ho provato anche io a trovare i miei simili. Premetto che avevo qualche remora, perché temevo che venisse fuori vanna marchi o un qualche omosessuale universalmente noto, ma alla fine mi sono detto menefrego e sono andato sul sito a provare. Sempre per rimanere in linea, ho preso una foto dello stesso giorno di quella di fede, cosí, tanto per non sbagliare.

Francamente, mi aspettavo delle facce del tipo:
  • raul bova: che un giorno il mio barbiere mi ha detto che sono uguale uguale
  • jeremy irons: che le gemelle sei anni fa me lo avevano detto, e sono quelle cose che ti segnano
  • nicola berti: che ho sempre sognato di assomigliarci
Ed invece il risultato é quello qui sotto. Raccapricciante.



Vediamo dunque a chi assomiglio, secondo questi simpaticoni di My Heritage (contro i quali ho giá dato mandato ai miei legali di investigare eventuali azioni legali) somiglio al:
  • 63% di Hayden "chiccazzé" Christensen: ma chi é sto tipo? Pare che sia un attore canadese, candidato al Golden Globe, che ha anche fatto Anakin Skywaker. Ah sí, mo mi ricordo. Beh questo é il classico idiota che compare nel paginone centrale di Cioé. Ad ogni modo, non un bruttone. Una persona con la quale non credo di poter condividere neanche mezza baguette.
  • 63% di Barry Williams: attore in un telefilm degli anni 70 (La famiglia Brady: mai visto, ma mi sa molto di canale cinque la mattina), poi probabilmente persosi in fiumi di alcol. Una faccia da cotoletta niente male: quei simpaticoni di MyHeritage, per pena lo hanno messo secondo, anche se ha la stessa percentuale del primo bellimbusto. Forse condividiamo le qualitá artistiche: nulle.
  • 63% di Dudley Moore: che di faccia mi é sempre stato simpatico, ma di cui non ricordo nulla. In comune, tra me e il nano Dudley, un sorriso travolgente e una simpatia innata.
  • 60% di Michael Bublé: altra cotoletta. Per caritá, voce niente male, ma una vera cotoletta: abbiamo in comune il capello sbarazzino, credo.
  • 60% di Chuck Palahniuk: scrittore contemporaneo abbastanza famoso, autore di "Fight Club", si contraddistingue per le pose idiote davanti alla macchina fotografica. E sono proprio quelle pose che ci rendono simili.
  • 60% di Steve Wozniak: cominciamo a scendere in basso qui. Oddio, il ragazzo é il cofondatore di Apple, quindi non un pirla, ma pare che qui conti solo il lato estetico. Ed é veramente un obrobrio questa persona. Evidenentemente, un baco di MyHeritage.
  • 53% di Jack Kerouac: eh giá, l'ho sempre saputo di avere un'aria vissuta, ribelle, da uomo navigato. Come il vecchio Jack, colui che mi ha iniziato alla lettura. Credo che nella vita reale fosse un gran sfigato, ma questo non importa.
  • 51% di Hu Jintao: eh no, questo no. Tutto, ma cinese no. Che la Cina adesso ci sta da tutte le parti, e se dico a mio padre che assomiglio al Primo Ministro cinese stappa una bottiglia di Champagne, prende due biglietti per Pechino e mi fa riconoscere come figlio illegittimo della Repubblica Popolare Cinese. Forse, sono gli occhiali e la leadership quella che ci accomuna.
  • 47% di Stephen Hawking (fuori categoria): é quel simpatico scienziato pazzo ridotto in sedia a rotelle, che confabula teorie assurde sull'astronomia. Dicono che sia un genio, molto probabilmente lo é, ma non é esattamente la persona a cui vorresti assomigliare al 47%.
La conclusione della storiaé, analogamente a quello che sostiene Feffeira, di chiudere il sito.

giovedì, novembre 23, 2006

piter craucc

questa è una fantastica pubblicità dello spilungone crouch, assieme credo ad un qualche pirla che gioca a rugby. Crouch è la dimostrazione vivente, che, boh... non lo so. ma un essere così grande deve pur essere la dimostrazione vivente di qualcosa. io lo adoro.


venerdì, novembre 17, 2006

sooner or later

martedì, novembre 14, 2006

definitely maybe



lunedì, novembre 13, 2006

"agg fatt 'a strunzata"

sto povero Saviano ha scritto un libro sulla camorra. me l'ha portato la mamma, adesso me lo leggo. ma oggi ho visto questa intervista che ha dato a El Pais (che, parentesi, ci fa un baffo ai giornali italiani), e mi ha colpito. nella intervista praticamente dice che, se potesse tornare indietro, non riscriverebbe questo libro, per le conseguenze che ha avuto sulla sua vita, adesso in pericolo.

già me lo vedo, in esilio a Mariano Comense, che la mattina si sveglia, guarda fuori dalla finestra e vede nebbia e padani. e pensa
"Oi, agg fatt 'a strunzata" [trad: bella cazzata]

mercoledì, novembre 08, 2006

Astice e Matkot - cap. 4

Ecco il quarto capitolo del racconto. Qui potete trovare il primo capitolo,qui il secondo e qui il terzo.

Gianni e Pinotto hanno già capito l’antifona. Qua, ci scappa qualcosa tra Haifa e Galantuomo. Normalmente, Galantuomo è sì gentile, ma mai così attento con le ragazze. La sera, prima di uscire, sceglie con calma la camicia bianca giusta, in mezzo ad una serie di camicie praticamente uguali. Addirittura, questa sera non ha neanche fatto il riposino prima della cena. Così gli altri due hanno potuto raggiungerlo prima di uscire.

“Che ti succede, Galantuomo?”, gli chiede Gianni, notando qualcosa nel nervosismo dell’amico.
“Assolutamente nulla”, risponde senza possibilità di replica Galantuomo, rendendo quindi ancora più chiaro il suo nervosismo.
“Vabbeh, muoviamoci che siamo già un po’ in ritardo. Abbiamo detto che ci vediamo in quella pizzeria nuova, quella verso la fine del budello”, li interrompe Pinotto.
“Ma non sarà mica quella che la fanno salatissima, la margherita”, si lamenta Gianni, “che poi mi devo bere la camomilla prima di dormire, se no mi sento la bocca arsa modello Sahara per tutta la notte, e..”
“..e non ce ne frega un cazzo”,
ribatte Pinotto, interrompendo la voce così fastidiosa di Gianni. Poi si gira verso Galantuomo, e con gli occhini dolci e un sorriso allusivo, “non hai capito che il pirletta qui ha un affare da sbrigare stasera”
“Proprio non capisco di cosa stiate parlando”
, dice, “e togliti quel sorriso che mi vengono i brividi”.
“Dai, dammi un bacino!”, lo
canzona Pinotto, avvicinandosi all’amico e abbracciandolo di lato.
“Gianni, ti ho mai detto che il tuo amico mi fa proprio schifo?!!?”, grida Galantuomo divincolandosi, “e toglimi queste manone di dosso, che sembra che ti lavi con il friol! Guarda, mi hai unto tutta la camicia. Che palle, adesso ne devo scegliere un’altra.”
“Dai piccioncini, andiamo”,
taglia corto Gianni, dirigendosi verso la porta e facendo segno agli altri di sbrigarsi.
“E bastaaa!”, urla di nuovo Galantuomo, ridendo anche un po’, mentre Pinotto continua a sbausciargli sulla camicia, e i tre escono dalla casa.


“No! Lo sapevo”, dice Gianni appena arrivati alla pizzeria. “lo sapevo che venivamo da Mimmo ‘o mariuolo. Questo quando fa la pizza mette due cucchiaiate di sale, per coprire la scarsa qualità delle sue pizze. Perché, sapete, quando la qualità degli ingredienti non è il massimo, allora come trucco..”
“Va bene, va bene così Gianni, la lezione la finisci dentro che ci stanno aspettando
”, lo ferma ancora Pinotto, “quando cominci con le tue lezioni da tuttologo.. sai essere veramente insopportabile”
“Ma sì, hai ragione, rimanete nell’ignoranza, stolti”
, chiude il discorso Gianni con aria di sufficienza.
I tre amici entrano, ed effettivamente le ragazze sono già sedute al tavolo.
“Eh eh eh! Notare, prego!”, fa’ tutta contenta Melissa, mostrando l’orologio, “sono addirittura arrivata cinque minuti in anticipo. Comunque siete dei cafoni, a fare aspettare Haifa la prima sera che esce con noi.”
“Hai perfettamente ragione”
coglie la palla al balzo Galantuomo, proprio quando Pinotto sta per rinfacciarle i ritardi accumulati di tre settimane, “Haifa, ti prego di scusarci. Ma è tutta colpa di Gianni che si è messo a raccontarci del sale nelle pizze, e di Pinotto che non riusciva a decidersi su che camicia mettersi”.
“Sale nelle pizzeeee?”
, dice Haifa, “Ma sì, certo che ci mettono il sale, lo fanno quando le pizze non sanno di niente e allora devi stare tutta la notte ad alzarti e bere camomilla ed è veramente fastidioso”
“Ma dai?!”
, dice Galantuomo, “Non lo sapevo. Che storia!”.
Gianni e Pinotto si scambiano un’occhiata d’intesa, capiscono allora che bisogna aiutare il ragazzo, aiutarlo nel farsi bello con Haifa.
“Ha ragione, tutta colpa mia”-si inserisce Gianni-“Allora, ordiniamo? Ho una fame.. ha fatto benissimo Galantuomo a prenotare qui, dicono tutti che fanno la pizza più buona di Alassio”
Arriva il cameriere e finalmente possono ordinare, chiaramente Gianni e Pinotto si buttano su una margherita doppio formaggio porzione gigante con salsiccia funghi e gorgonzola, con birra media al seguito.
“Io.. non lo soooo, una è troppo grande per me”-dice invece Haifa, facendo aspettare il cameriere- “Chi fa con me metà di una Ortolana senza formaggio e con la crosta non bruciacchiata?”
“Io! E per me anche un’ acqua gasata, se è possibile”
, risponde Galantuomo.
E questa volta Gianni e Pinotto scoppiano a ridere: “Ma se ieri ti sei scofanato la pasta al forno, una porzione di calamari fritti e ti sarai sgolato mezza bottiglia di rosso!”, ride Pinotto.
"Appunto, bisogna avere una dieta equilibrata. Quindi stasera sto più leggero”, ribatte serissimo Galantuomo.
“Si si, proprio una dieta equilibrata” scoppia a ridere Gianni, “ma se è due settimane che vai a pranzo all’Astigiana, che ci friggono i calamari con il Selenia SINT 2000!!”.

rompiamo il sistema

Da un po'di tempo c'é google che domina il mondo internet. anche questo portale, dove tutti noi amici scriviamo, é di quei simpaticoni di google. I nostri amici di google sono nati come motori di ricerca, con un algoritmo geniale: il risultato piú importante é quello piú popolare. Ci hanno fatto miliardi di euro con questa scoperta dell'acqua calda.
E adesso si fanno altri soldi con la pubblicitá relativa, o almeno questa é la mia definizione. Si chiama, mi pare, google ad-sense: in pratica la pubblicitá é relativa al testo principale della pagina web in cui uno si trova. Quindi se, diciamo, stai consultando www.vatican.va, allora ti verranno degli annunci del tipo: "Ostie a poco prezzo", piuttosto che "Discorsi di Ratzinger su cd in vendita". E cosí via.
Il tutto é calcolato da un algoritmo che non deve essere particolarmente sofisticato, ma certamente efficace. In pratica, in metá dei siti che vado io, mi vogliono sempre vendere magliette di calcio o biglietti per lo stadio: saró mica monotematico? Comunque, questo fantastico algoritmo riesce anche a capire in che lingua deve mettersi.
Ma, quei simpaticoni di google, non hanno tenuto in conto me e la mia amata. Che chi ha avuto la fortuna di stare con noi per piú di cinque minuti, ha sempre chiesto, con aria dubbiosa:
"Ma voi due che lingua parlate?"
e noi rispondiamo sempre:
"Ma é ovvio, ognuno parla la sua lingua"
E questa cosa non é mica tanto vera, perché mischiamo parole, ne abbiamo inventate altre, abbiamo praticamente creato una sorta di mostro linguistico.
Morale, poco fa stavo guardando la mia mail, che anche quella é su google, e a fianco ad una conversazione con luna mi cade l'occhio su una delle pubblicitá. Il testo é:

Poze din Bucuresti
Cauti fotografii din Bucuresti ? Si informatii despre oras ?
www.metropotam.ro


mio dio! abbiamo rotto il sistema! credono che siamo romeni!!!

martedì, novembre 07, 2006

è una droga

niente da fare, youtube è proprio una droga. ed è impossibile stare fermi mentre si ascoltano i daft punk..

lunedì, novembre 06, 2006

so damn funny

dopo seinfeld, ecco la mia star preferita della televisione.

sabato, novembre 04, 2006

even kijken

la vista dalla cucina, dopo che hanno tirato giù l'unico albero, che e me e luna ci piangeva il cuore.

da funk

delle volte, camminando per l'olanda, ti senti un po' così.

venerdì, novembre 03, 2006

Povero adri

povero adri.

ma sul serio. mi fai tenerezza, belva della natura, uno e ottantanove per ottantasette chili, beh forse adesso novantadue, come probabilmente il sottoscritto. c'hai la saudade, e povero adri, lo capisco. é da dodici mesi che non ne azzecchi una: povero adri, te lo giuro che ti capisco anche in questo.
Povero adri: mentre tenti di sciallartela un po', di riprenderti a suon di colpi di minchia qua e lá, ecco che ti immortalano strafatto sul tavolino della tua villa sul lago. E poco prima ti é anche scappato un figlio. Certo, i miliardi ce li hai, ma povero adri: ti mancano gli amici buoni, almeno i miei non mi fanno le foto per poi sputtanarmi.
Un giorno sei in allenamento, hai appena letto la pagelle della gazza che ti ha dato un bel cinque, in media con i sei mesi precedenti. Provi lo stop, lo sbagli: povero adri, ti capisco, anche io ogni tanto sbaglio lo stop. Ti giri, fai una smorfia come per piangere, e dici:
"Mishte, io non sce la facciu", e allora ti prendi il primo volo per Rio. Allora tutti pensano: carnevale? fighe in spiaggia? spiedoni di carne arrosto serviti da maggiorate in bikini?
Macché, ti aggiri per i sobborghi, in sella alla moto del tuo compare: sguardo tranquillo, pantaloncino e canotta, ciabatte di plastica ma firmate. Giá, le devi mettere che se no quelli della nike ti sparano. Povero adri, non puoi neanche vestirti da uomo di casa che all'angolo c'é il solito amico che ti scatta la foto. Certo, é anche vero che dietro di te c'é il macchinone che hai importato dall'italia, pieno di casse di birra che ti scolerai davanti al derby in poltrona.
Quando cominci a sentirti a tuo agio, arriva tua madre e ti fa un pistolotto: povero adri, io li odio i pistolotti di mia madre. Se c'é una cosa che mi piace di avere venticinque anni, é che i miei non mi possono fare spesso il palliatone, e anche che non esiste la pagella. Morale la mamma ti dice: mó te ne torni a Milano, su dai ciuccianebbia, che se no qui ti vendono al Crystal Palace e fai la fine di Sorondo.
"Noo! Mama, Sorondo no, dai, perfavori, io adesso facciu il bravu, torno a Milano e sgioco bene"
Si ma in italia ci torni con la mamma, che ti fa da guardiaspalle: povero adri, io almeno la mia la sento ogni tanto via chat, che mi controlla di meno.
Morale torni ad allenarti, e mentre sei lí che bestemmi per i sei gradi della pinetina e ripensi alla scampagnata sul motorello, povero adri, si avvicina quel rompicoglioni del fotografo dell'Inter.
Adri! fai un paio di scatti, col sorriso sulle labbra, che facciamo vedere che sei contento che sei tornato. E subito dietro c'é l'addetto stampa, altro probabile cagacazzi tremendo, che fa pollice su e sfodera un sorriso da milano bene. "Fai anche finta di limonare il professor Bisciotti, che quella é un'immagine che fa intenerire! Bravo Adri, mi scusi professore", gli dice il fighetta.
Che, povero adri, la milano bene proprio non te la meriti, quasi meglio la Rio male.
Povero adri, brasiliano triste, ti capisco.

giovedì, novembre 02, 2006

dirette

Nei miei momenti di noia infinita, ma anche di grandi sentimenti calcistici, mi metto a "guardare" le partite di calcio dal sito della repubblica. infatti hanno, per ogni partita, un giornalista che scrive ogni paio di minuti quello che succede.
ed è divertentissimo. e poi, per i patiti di manager come me, è un po' un ritorno alle origini.
soprattutto quando sono partite noiose, tipo uno slovan liberec-chievo verona, allora per non addormentarsi sulla tastiera scrivono le minchiate più assurde, del tipo il posto dove hanno cenato o del tipo che gli rutta a fianco. il tutto per poi ricomporsi al momento del gol: poi dopo scrivono l'articolo serio per il giornale, nascondendo nei meandri del sito la cronaca della diretta.
lasciando quindi segrete, per me ed altri pochi intimi, tutte le loro confessioni su panini alla milza e vicini con disturbi digestivi. un esempio cliccando sul titolo (vedi al 42' del primo tempo).