la forza delle parole

C'è una cosa che mi affascina, che delle volte mi spaventa pure un po'.
E' la forza delle parole.
Non tutti, a mio avviso, ne comprendono l'impatto. Non tutti danno l'importanza necessaria alle parole, alle parole giuste. Trovo invece che le parole abbiano una forza incredibile: spesso rimango meravigliato a pensare a come uno stesso concetto, espresso con parole diverse, possa cambiare completamente, avere un sapore diverso, essere più o meno incisivo.

I poeti sono i maestri delle parole. I poeti hanno un talento naturale per le parole: quello che dicono e scrivono suona sempre bene, è sempre così rotondo. Non tutti sono poeti: io, ad esempio, no di certo. Ma tutti noi usiamo le parole. E possiamo sforzarci, riflettere su quali siano le parole più appropriate, andare a cercare le parole che ci mancano. Tutti noi possiamo, in dei momenti, andare a toccare proprio il punto che vogliamo con le parole giuste.

Non ci vogliono tante parole, o parole grosse, o strutture complicate: per capire la forza delle parole, bisogna usare le parole giuste.

una persona pedante

sono sempre stato una persona molto pedante, e pesante. non solo in senso fisico, quello magari solo da cinque o sei anni.

soprattutto con le battute.
credo di avere letteralmente sfangato i maroni di mezzo mondo con il mio "tu sì bravo, dottò!", compreso di schiaffetto fastidioso sulla guancia. e mille di altri esempi.

adesso è due giorni che ho in mente questa frase, che ignoro come mi sia entrata in mente (forse da fede?), e che tento di inserire in qualsiasi conversazione abbia. la frase è la seguente:

al mio via, scatenate l'inferno.

al secondo posto, si colloca: le difese reggeranno (feffo copyright)

a chiunque capiti dalle parti di amsterdam, consiglio di farsi amico un collega di lavoro svedese che vi condurrà al party di casa sua, in una penthouse dietro piazza dam. al suo via, scatenerete l'inferno.

continuo a collezionare, con una non-shalans degna di un eroinomane, situazioni dove non dovrei sentirmi a mio agio. credo che sia quasi impossibile ascoltare le traduzioni simultanee degli interpreti e non scoppiare a ridere, ma io ce l'ho fatta.

napule è..

per chi non lo sapesse, napoli è anche questo:



fantastico!!
ed è da un paio di anni che ogni volta che in italia vedo tutti con gli occhiali da sole mi viene solo da ridere (l'ultima volta anche in aereo).


ad ogni modo, nel titolo del post c'è un link ad una artista napoletana che mi piace.

alcune foto di leiden

metto due foto di leiden. il bar che fa la torta di mele più buona della contea (certo, non paragonabile a quel posto nel Jordaan ad A'dam..) e poi il mitico Molen De Put.

letargo

come i tulipani che adesso si affacciano nei campi del zuid holland, anche io dopo piú di un anno ho intenzione di svegliarmi.
il letargo é finito.

Italia, un país con un gran porvenir a sus espaldas - Internacional

un altro articolo che raccomando