mercoledì, giugno 21, 2006

anello

Ammetto che mi sento un po' cretino a scrivere di questo. Ma credo che la costanza vada premiata. Anche la mia. Nel tifare una squadra di un tipo che mi é stato simpatico fin dall'inizio, che ci hanno pure trapiantato un rene e quel gran pezzo di cristone é tornato a giocare con la sua humilté che francamente nel calcio fa ridere se ci pensi. Per caritá, sempre a botte di milioni di dollari... comunque. bravo zo.
La notizia non é solo che i Miami Heat vincano il titolo NBA per la prima volta nella loro storia, ma che una squadra per la quale io faccio il tifo abbia vinto qualcosa di grande. Penso che sia la prima volta che mi succeda. Perché credo di nutrire un segreto piacere nel prendere la parte dei deboli, degli underdogs. E mi ricordo che quando passavamo le giornate al liceo a leggere American Superbasket e a fare i calcoli durante le lezioni per i nostri giochi, sti Miami Heat facevano un po' pena, compeso il mitico Zo. Quindi mi sono innamorato di loro. E del loro allenatore super ingellato, che mio padre il sabato quando mi vedevo le repliche era l'unico che riconosceva, tra una ronfata e l'altra.
Tra l'altro in quel periodo Sasha era veramente uno studioso pazzesco, nel senso che si studiava le statistiche di ASB alla morte, e faceva dei calcoli con una velocitá impressionante. Una vera grossa calcolatrice portatile. Certo, applicarli poi a scuola non era un fenomeno.. ma d'altronde quel fottuto russo ha imparato a stupirci piú volte. Maledetto. Ad ogni modo ricordo che mi canzonava perché tenevo per un branco di sfigati: toooooma ya, capullo!

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

beh, complimenti a Miami e del resto non e' che siano stati mai troppo underdogs: sempre e comunque tra le squadre playoffs nella Eastern con gente tipo Tim Hardaway, Glen Rice e, perche' no, Sasha Danilovic (ma potremmo andare oltre ed elencarne diverse decine).

Pensa che io tifo Phoenix e non credo vedro' l'ombra di un titolo...

E ASB era un giornale mitico, se non altro per il posterone che ti regalavano e la pagina finale scritta in rima da Dan Peterson (e poi da Guido Bagatta).

tempi remoti...

Ciao!

6/22/2006 1:26 PM  
Blogger giovi said...

giusto perché devo sempre rompere i maroni. dissento su bagatta, uno dei piú grandi idioti mai creati. mi ricordo che quando ASB ha cambiato direttore avevo anche spedito una lettera minacciosa da superrompicoglioni come solo io so fare e il tipo mi aveva risposto subito! belin che roba.

6/22/2006 3:27 PM  

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