venerdì, giugno 16, 2006

Dutch Love, la nascita di un amore?

E’ da un po’ che voglio scrivere qualcosa sull’Olanda. All’inizio pensavo di parlare di bici assassine, di canali puzzolenti, di forme di formaggio invadenti, di pannenkoeken molto lekker. Ma alla fine non ne avevo mai voglia, troppo parziale, sarei stato troppo di parte. Perché in effetti sti razzisti olandesi mi stanno un po’ sulle bitterballen.
E non sarei stato simpatico nel parlar male di un paese che, oltretutto, mi sta anche ospitando. Poveri olandesi randstattiani. Si perché io abito nel Randstad . Credo che non sia da confondere con la Neerlandia, o Olanda, o meglio ancora Paesi Bassi. Sí raghezzi, qui son proprio bassi i paesi. Le persone no, ma questa é un’altra storia, fatta di pornostudentesse e uomini dalle mani enormi, da oud kaas e senape, una storia che forse approfondiró un’altra volta.
Ma una storia adesso ce l’ho, una storia molto olandese.
Io vivo con Luna in una casina in una stradina molto strettina, tutto é un po’ ino in quel paesino che é Leiden. Tra l’altro la casina, secondo me, é molto carina. Anche se Luna mi fa notare che la stradina é un po’troppo strettina, e allora i vicini sono un po’ troppo vicini. E non solo quello. Per la legge del contrappasso, le case sono basse e piccoline ma le finestre sono enormi, spesso senza tende. In pratica, é come vivere in una serra con di fronte, a pochi metri, un’altra serra. Un grande fratello quotidiano. So molto di piú di quelli che vivono di fronte a me che di quelli che vivono a fianco o sotto.
Comunque di fronte, a fianco alle pornostudentesse e ai presunti gay mezzetá risoratori spagnoli, quando siamo arrivati c’era questa allegra coppietta olandese di trentenni. Una bella casetta, due bei tipi, lui e lei, biondi e in salute tutti e due. Direi anche simpatici, anche se non ci ho mai parlato veramente. Comunque Luna, che a casa ci sta di piú, mi ha sempre detto che lui era sempre a casa, che lei stava via troppo spesso, insomma c’era qualcosa che non andava. Come direbbe mia nonna, ci aveva messo “L’uocchie ‘nguolle”.
Insomma fatto sta che un paio di mesi fa, l’uocchie fa la sua parte nel senso che Luna assiste alla separazione. “Le piante sul davanzale sono secche”, é stata la frase con cui la mia fidanza spagnola ha chiuso la questione, mentre secondo me lei era partita per un viaggio e che magari si erano prese una pausa, insomma dai non potevano essersi lasciati.
E cosí quel vecchio marpione cominciava la sua vita da single. A Leiden, nella cittá delle pornostudentesse, dove immagino che essere single sia praticamente illegale. Questo grandissimo pezzo di olandese passava le sue giornate in casa, chiaramente con le tende aperte, tentando di rubarmi la fidanzata. La mattina suonava il piano con trasporto, lanciandole occhiate romantiche. E lei stava per cadere nel suo tranello. Mentre il mio Atletico Binet si lanciava alla conquista della Master league a pro evolution, lei si scambiava alle mie spalle saluti e sorrisi: dovevo addirittura lasciare il joypad per pisciare sul mio territorio e fare capire al biondo olandese chi é il maschio dominante in Kruisstraat 15A.
Cosí il biondo vicino ultimamente si dedicava alla vita sociale, invitando amici, persino bevendo birre, addirittura alcune sere uscendo di casa, ritardando quindi la sua salita alle camere da letto, che normalmente era sempre avvenuta non piú tardi delle ore ventidue.
Ma iersera ha dato una svolta.
Io torno dal giretto con la fidanza e la sua zia, giunta a visitarci come messaggera anticipante di una colonia di ispaniche che invaderá i paesi bassi nei prossimi giorni. Torno in casa e mentre monto la tavola di fronte alla tele con la scusa che si sta piú larghi, proprio in quei dieci minuti in cui faccio finta di appoggiare la saliera per prolungare tale atto e quindi gustarmi piú a fondo l’inno nazionale svedese in televisione, vedo che il nostro vicino non é solo. E oltrettutto é in camicia, una camicia veramente orribile rosa acceso che sembra un puffo psichedelico, ma che per i canoni olandesi é di grande eleganza essendo di marca La Martina Sport, che se ce l’hai sei proprio alla moda. Ma non solo non é solo, ma chi gli sta accanto é una pornostudentessa di Leiden, quelle con l’abbronzatura abrasa da lampade, che qui o son bianco latte come me o son viola che vivono sotto il sole sembra. Oltretutto, ripensandoci adesso, l’accostamento cromatico con la camicia di lui vale il prezzo del biglietto di un posto a tavola.
Eccitato come un mulo (io, ma immagino anche il vicino), comunico a Luna cosa sta accadendo e lei si precipita in salone con la scusa di mettere i piatti. Anche lei prolunga la sua azione di qualche minuto per potere meglio sbirciare.
“Mierda!!”, dice la dolce ispanica, la tipa l’ha sgamata e le ha tirato una occhiata che la metá basta. Anche la zia si aggiunge a noi e, mentre le spieghiamo le vicende sentimentali del vicino che ho qui sopra elencato, tenta anche lei di capire che atmosfera tira in quel divano di fronte alla nostra finestra, dove faccia bruciata e vicino con camicia viola sembrano intendersela.
“Joé el acaba de pillar un whisky”, dice la zia, sbagliandosi perché in realtá da buon uomo di mondo e romantico, il nostro vicino stappa una bottiglia di rosso e la versa in due tattici calici. I due, evidendemende, stanno flirtando di brutto (o amoreggiando appassionatamente, come mi inviterebbe il nuovo blogger nigno, aggiunto nei link ndr).
Lui si alza di nuovo, per Luna sta per suonarle il piano tanto che io tolgo addirittura il sonoro alla partita, sacrilegio in qualsiasi altra situazione. Ma si sta solo atteggiando con lei, e dopo poco si risiede: é davvero un consumato tombeur de femmes.
Mentre pappiamo, seguiamo le loro evoluzioni piú che le nostre conversazioni. Fino a che non posano i calici, si avvicinano, lei gli avvolge le spalle rosa accese e lui le accarezza i capelli mori (una mora!, incredibilis). E parte una limonata pazzesca. Cenni di approvazione da parte del sottoscritto, le due ispaniche a fianco a me sono interessate e stupite. Limoni duri, durissimi oserei dire. Si avvolgono sul divano. Adesso francamente esagerano un po’, ma proprio per quello diventa ancora piú interessante. Scompaiono sotto il davanzale, scorgiamo la testa di lei che lo sovrasta e lo limona con una veemenza rara, che nei pochi filmati che ho vistosu internet non ho mai notato. Oramai nessuno mangia, ibrahimovic potrebbe segnare quattro gol in rovesciata o il Costa Rica segnare da metá campo che non me ne accorgerei, anche se c’é da dire che il telecronista tedesco non aiuta proprio.
Dopo un bel dieci minuti, riappaiono sopra la linea di galleggiamento del davanzale. Sono ancora vestiti, calma. Non é successo niente di particolarmente scabroso, notiamo tutti e tre, personalmente con un pizzico di delusione. I due amanti neerlandesi prendono di nuovo i calici in mano, sembrano voler tornare ad una tranquilla conversazione. Ma é una finta, é solo per riprendere le forze. Sanno benissimo entrambi che li stiamo guardando, giuro che vorrei fare una foto, ma loro non ci pensano neanche a tirare le tende o a spostarsi in un luogo piú riposto.
Riparte una nuova sessione di hard lemon, e questa volta scompaiono quasi subito sotto la linea di galleggiamento. Li diamo definitivamente per persi, anche se ogni tanto buttiamo un occhio per vedere se si scorge qualcosa. Io vedo i capelli di lui, ha la testa appoggiata sul divano con una mano dietro modello “mi sto svaccando”.
“La zorra se la está chupando”, suggerisce qualcuno. Non c’é nessuna conferma. Arrivano le undici, il sole é tramontato quasi del tutto: la latitudine aiuta i novelli grandi fratelli, con la sua luce ci ha permesso di spiare gli amanti. Cala la notte, non abbiamo visto nessun altro movimento.
Spero stasera di continuare a seguire questa storia d’amore cosí dutch, cosí olandese, tutta canali, limonate e mulini.

7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

forse è una delle prime volte che riesco a leggere tutto un tuo post...ma tranquillo non è perchè mi stavo eccitando (parlo della zia chiaramente), ma perchè non ho voglia di fare un cazzo...questo weekend mi sparo Alassio, per me quasi una new entry..saluti dal cugio ceciofun

6/16/2006 3:54 PM  
Anonymous Anonimo said...

ma alla fine la zorra se la chupò o no??? questo particolare potrebbe cambiare l'intera storia!!! aspetto nuovi episodi di questa love story.

6/16/2006 5:53 PM  
Anonymous Anonimo said...

mi è piaciuta l'espresione hard lemon

6/17/2006 5:31 PM  
Blogger giovi said...

ah, arasce, ricordi d'estasce..

6/21/2006 12:15 PM  
Anonymous Anonimo said...

ma El Niño e' Giorgi?!

tutto bene Beppe?

6/22/2006 1:19 PM  
Blogger giovi said...

é proprio lui!

6/22/2006 1:41 PM  
Anonymous Anonimo said...

posso raccontarvi anche io della nascita di un amore? E' la storia di un triangolo amoroso, il mio vicino, la sua maglia dei Celtic e la sua pinta. non vive di altro.

6/22/2006 8:09 PM  

Posta un commento

<< Home