giovedì, marzo 30, 2006

apocalipse now

cerco, in qualche maniera, di sintetizzare una preoccupazione.
è veramente un momento del cazzo per avere 25 anni e cercare di farsi una vita propria. certo, siamo fortunatissimi a vivere nel 2000 e bla bla, ma che non mi vengano a prendere per il culo. è un momento del cazzo.
ma non lo dice nessuno.

dunque, io ho 25 anni. e cerco di farmi una vita propria. ho studiato ingegneria, proprio perchè pensavo che mi avrebbe permesso di fare questo, di avere un lavoro che mi dava da mangiare. questo tipo di scelta l'ho fatta, più o meno consapevolmente, a 18 anni.
ma, a 18 anni, nessuno in realtà mi diceva che avrei dovuto fare ingegneria, nessuno mi diceva, che ne so:
"se fai filosofia non troverai un lavoro decente per i primi 5 anni dopo esserti laureato". ok, magari me lo potevo immaginare, ma nessuno me lo diceva apertamente. che ne so, nessun politico lo scriveva in una lettera che ti arrivava a casa, la tele non te lo diceva, addirittura le università ti dicevano che non era tanto vero, che sì dai iscriviti è bello.
e sapevano benissimo di mentire.
bene. adesso ne paghiamo le conseguenze.

adesso una persona che viene da una famiglia benestante, che ha studiato all'università diciamo, che ne so, economia (che si presuppone che sia LA facoltà che dà lavoro, se non altro per definizione) accetta senza problemi il fatto di essere sfruttato. sfruttato e sottopagato. sfruttato, sottopagato ma addirittura senza alcun tipo di prospettiva. ma proprio nessuna. si, forse, vediamo, ti potremo magari rinnovare lo stage. nel linguaggio ovattato, si chiama flessibilità.



ma andate a cagare, voi e la vostra flessibilità. 20 anni prima quella stessa persona avrebbe spaccato il mondo, avrebbe avuto mille opportunità. e chi non viene da una famiglia benestante, chi non ha studiato? che fa, si spara?

la verità è che viviamo alle spalle dei nostri genitori. loro non facevano altrettanto. fino alla nostra generazione, chi lavorava aiutava in casa. noi no.
c'è qualcosa che non funziona. non va bene. non va bene, non va bene.
ok, per adesso sopravviviamo: viviamo di quello che hanno guadagnato i nostri genitori, fino ad un certo punto ci può anche stare. d'altronde nessuno muore di fame, o almeno credo. ma, per esempio, ai nostri figli che diciamo?
"ciao johnny, si tuo padre è un ingegnere aerospaziale ma i soldi per mandarti in inghilterra non ce li ho. ah, e scordati di andare a studiare in un'altra città, che ho sulle spalle il nonno adesso e viviamo anche in casa sua."

a me pare che si prospetti una situazione del genere.
e in italia è particolarmente drammatica.
della gente che si è laureata con me (vado a memoria):
8 lavorano all'estero
2 lavorano in italia. di cui solo uno con un contratto come dio comanda.

è normale? ma no, cristoforo colombo, è normale?
si suppone che noi siamo la futura classe dirigente italiana, questo mi pare ci avessero detto all'iscrizione al politecnico. cos'è, dirigiamo a distanza? facciamo il telegoverno?

credo che chiunque abbia intorno ai 30 anni e legga queste righe pensi che stia dicendo delle banalità assurde. delle ovvietà.
beh, io sui giornali di queste banalità non vedo tracce. questa cosa dovrebbe essere su tutte le prime pagine tutti i giorni cazzo! dovrebbe essere sempre al telegiornale. dovrebbe essere in piazza, cazzo. ma qualcuno che lo fa c'è:



e quelli che lo fanno sono, che strano, i francesi. si, mi stanno sulle palle anche a me quei froci del cazzo. ma evidentemente non sono stupidi. e sono coraggiosi. e noi che facciamo? niente. niente.
ci lasciamo governare. da una mandria di cinquantenni.
cinquantenni: avete rotto i coglioni. andatevene in pensione, cazzo, fateci vivere. accontentatevi, avete preso abbastanza della torta. adesso tocca a noi. non dico tanto, ma fateci almeno cominciare.

ma perchè in italia non si manifesta, non si fa nulla, non si bruciano delle macchine? sicuramente qualcuno vede le foto di una manifestazione e gli si accappona la pelle: "manifestazione? vade retro!!". stupidi. fatevi maneggiare, fatevi rigirare da destra e sinistra come vuole. addirittura, neanche la sinistra in italia fa di queste manifestazioni perchè poi sa che qualcuno si incazza.
è tutto un non fare incazzare. tutto un proteggere.
ue ragazzi ma non abbiamo niente da proteggere. hanno tutto loro! e allora che cazzo aspettiamo?? vogliamo continuare a girare con la macchina pagata dal papi? vogliamo ancora stare a casa? vogliamo avere un contratto di sei mesi in sei mesi?
ma io non lo so... abbiamo paura di perdere quello che abbiamo: ma cosa abbiamo?? abbiamo gente che con i primi stipendi si paga il cellulare a rate! il cellulare a rate, è una cosa da gelare il sangue.

ma, se a qualcuno tutto questo va bene, sono sinceramente curioso di sentire le sue ragioni. magari mi può convincere che tutto va bene. giuro, mi piacerebbe un casino che accadesse.

meno male che almeno c'è stankovic che ha capito che per far segnare martins bisogna sparagli addosso...

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

vieni tu a dirigere la rivolta?io ci sto!!!
sandra

3/31/2006 10:30 AM  
Anonymous Anonimo said...

anche io e le mie colleghe ci stiamo!!! Ma in sti ultimi giorni (pre-elezioni) la situazione del lavoro giovanile è stato un pò evidenziato dai media...allegria, votiamo...guarda su www.generazione1000.com
comunque noi abbiamo già l'accendino pronto! Ti aspettiamo!
Anna

3/31/2006 10:38 AM  
Anonymous Anonimo said...

i francesi manifestano da sempre, sono il popolo manifestatore per eccellenza, a volte hanno ragione, a volte no, ma manifestano e sono tutti felici e incazzati, tutti uniti. molti di quei 'ggiovani che sono lì non sanno neppure perché, però se c'è una manifestazione, a nessuno viene in mente di non andarci, perché al francese piace esprimere le proprie idee, piace rompere i coglioni a chiunque, sono rivoluzionari persino in famiglia. ma soprattutto in francia la polizia non ti saccagna di botte se manifesti. la polizia ha persino paura di fare un pò di male a un manifestante perché rischia di brutto. qui in italia può anche ammazzarti ed è ancora a piede libero... buona manifestazione.

4/25/2006 11:51 AM  
Anonymous Anonimo said...

caro giovi sono un cinquantenne e modestia a parte ho speso blood and tears per avere quel poco che ho. Vivo di poche cose e tengo molto alla qualita' della vita non ho sempre quella dannata voglia di partire qui e la e prendere , avere tutto e subito. Ho rispettato e rispetto quelli che hanno qualche anno piu' di me e cerco d imparare qualche cosa da loro. Una cosa e' certa ho imparato a discernere tra la gente quelli che non andranno molto lontano : tu secondo la mia opinione sei uno di quelli. Sei troppo incazzato e non conosci una parola : HUMILITAS
Ciao
Tod

5/17/2006 6:08 PM  
Blogger giovi said...

caro todm
anzitutto grazie per il commento. anche se ho scritto questo post in un momento di incazzatura, l'umiltà non è mai stato un mio grande pregio... sei stato abbastanza arguto da capirlo in queste righe anche tu.

e forse hai ragione.
ma una cosa è rispettare chi ha più esperienza e cercare di imparare da loro: questo credo che lo faccia ogni persona con un poco di senso, io nel mio piccolo lo faccio pensando a come reagirebbe mio padre di fronte a ogni opportunità. ma un'altra cosa è sentirsi prima presi in giro, e poi sfruttati.
ed è questo quello che fa incazzare.

un saluto

5/17/2006 6:38 PM  
Anonymous Anonimo said...

In bocca al lupo comunque.

Ciao
TOD

5/19/2006 10:58 AM  

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