martedì, novembre 06, 2007

Domanda

Credo che, nella vita, non si smetta mai di prendere delle decisioni. Probabilmente peró ad un certo momento ci si ritiene soddisfatti, e ci si siede a vedere quello che si ha combinato.
E quando si arriva a quel punto, viene naturale pensare che, oramai, tutte le risposte siano state trovate. Ma le domande? Quelle continuano a venire?

Lo dico perché io sono sempre pieno di domande. E con il tempo aumentano.
La domanda che mi viene in questo momento é generazionale.
Come ho piú volte scritto in questo spazio, la mia generazione non é dannata, sicuramente non é affamata, e per quel che mi riguarda non é neanche bruciata. Non ancora, perlomeno.
Ma é soprattutto viziata, disillusa, stressata ed ingannata.
Viziata perché ha avuto tutto, la pappa pronta.
Disillusa perché non crede in nulla, se non a delle squadre di calcio o a qualche gruppo musicale. E per me questo é il nulla.
Stressata perché deve soddisfare delle aspettative fortissime: tutti devono bellissimi, magrissimi, intelligentissimi, bravissimi, con il pisello lunghissimo, i capelli lucentissimi, con un lavoro importantissimo, ricchissimi: in una parola felicissimi.
Ingannata perché, evidentemente, non puó soddisfare molte delle aspettative sopra elencate, nonostante sia stata educata con la promessa che tutto sarebbe stato possibile. Vuoi essere una modella? Dimagrisci. Vuoi vincere il nobel? Studia un pochino. Tutte balle: é evidente che un rospo, modella non lo diventerá; cosí come una persona normale, il nobel non lo becca. E questo a cascata su tutto: chiedete a chi vuol diventare medico, avvocato, calciatore, pilota: sono pochi quelli che lo diventano sul serio, nella nostra generazione. Gli altri ci provano: studiano giurisprudenza ma poi devono inventarsi in un altro lavoro, si allenano nei campetti ma finiscono per giocare a calcio solo alla Play.
Siamo stati quindi, evidentemente, ingannati.
Ed é da questo inganno, e da questo stress, che nasce l'angoscia che aleggia intorno alle nostre vite da ventenni. Qualcuno la sfoga sfondandosi di coca, o di cubalibre, o di amici di maria de filippi (personalmente punterei sui cuba libre, di gran lunga i meno dannosi). Altri vivono nell'apatia, trascinandosi. Altri ancora non ci pensano e si rimboccano le maniche piú di tutti per riuscire ad avere successo: onore a loro.
Ma la maggior parte, quella parte che io credo maggiore perché ne faccio parte, si angoscia e basta.
Ed allora mi fermo a pensare ai nostri laboriosi genitori, alle loro vite che ci sembrano cosí pure, cosí limpide. Mi fermo a pensare al loro percorso, ai loro sacrifici che ci sembrano molto piú grandi dei nostri, alle loro difficoltá che ci descrivono come molto piú vere delle nostre, ai loro ostacoli che ci sembrano muraglie cinesi, in confronto ai nostri strimiziti valli di Adriano.
Da tutto questo fermarmi a pensare, mi sorge la famosa domanda:

Ma i nostri genitori, alla nostra etá, si angosciavano anche loro?

Nella mia mente, no. Ma c'é qualcosa che non quadra..

4 Comments:

Blogger takajiro said...

caro mio...in qualche modo ti ho risposto prima..
ci facciamo un cuba?
che poi a me neanche piace sto cuba libre..

11/06/2007 2:55 PM  
Blogger Gabriele said...

e io che, quasi astemio, sono finito a leggere il tuo post durante un attacco di panico... cosa faccio?
La seconda scelta qual è?
La maria con la M maiuscola o con la I lunga?

PS urge soluzione rapida in quanto il sottoscritto passerà alla categoria trentenni tra non molto

PPS i miei genitori, alla mia età, mandavano avanti un'azienda e una famiglia con 3 figli... dubito avessero il tempo e le forze per angosciarsi, ma chiederò e ti farò sapere.

11/06/2007 4:16 PM  
Anonymous Anonimo said...

non credo che il cuba libre sia tanto diverso dal vino dei nostri avi.

allo stesso modo non avere il tempo per angosciarsi mi sembra preoccupante.

11/07/2007 12:12 PM  
Blogger giovi said...

@feffo: tutti sanno che preferisci il rum cooler

@gab: certo. ma é proprio questo nostro essere sentirsi sempre e comunque inferiori rispetto alle generazioni precedenti che é un nostro limite.

@ale: esatto

11/07/2007 3:16 PM  

Posta un commento

<< Home