Astice e Matkot - cap. 4
Ecco il quarto capitolo del racconto. Qui potete trovare il primo capitolo,qui il secondo e qui il terzo.
Gianni e Pinotto hanno già capito l’antifona. Qua, ci scappa qualcosa tra Haifa e Galantuomo. Normalmente, Galantuomo è sì gentile, ma mai così attento con le ragazze. La sera, prima di uscire, sceglie con calma la camicia bianca giusta, in mezzo ad una serie di camicie praticamente uguali. Addirittura, questa sera non ha neanche fatto il riposino prima della cena. Così gli altri due hanno potuto raggiungerlo prima di uscire.
“Che ti succede, Galantuomo?”, gli chiede Gianni, notando qualcosa nel nervosismo dell’amico.
“Assolutamente nulla”, risponde senza possibilità di replica Galantuomo, rendendo quindi ancora più chiaro il suo nervosismo.
“Vabbeh, muoviamoci che siamo già un po’ in ritardo. Abbiamo detto che ci vediamo in quella pizzeria nuova, quella verso la fine del budello”, li interrompe Pinotto.
“Ma non sarà mica quella che la fanno salatissima, la margherita”, si lamenta Gianni, “che poi mi devo bere la camomilla prima di dormire, se no mi sento la bocca arsa modello Sahara per tutta la notte, e..”
“..e non ce ne frega un cazzo”, ribatte Pinotto, interrompendo la voce così fastidiosa di Gianni. Poi si gira verso Galantuomo, e con gli occhini dolci e un sorriso allusivo, “non hai capito che il pirletta qui ha un affare da sbrigare stasera”
“Proprio non capisco di cosa stiate parlando”, dice, “e togliti quel sorriso che mi vengono i brividi”.
“Dai, dammi un bacino!”, lo canzona Pinotto, avvicinandosi all’amico e abbracciandolo di lato.
“Gianni, ti ho mai detto che il tuo amico mi fa proprio schifo?!!?”, grida Galantuomo divincolandosi, “e toglimi queste manone di dosso, che sembra che ti lavi con il friol! Guarda, mi hai unto tutta la camicia. Che palle, adesso ne devo scegliere un’altra.”
“Dai piccioncini, andiamo”, taglia corto Gianni, dirigendosi verso la porta e facendo segno agli altri di sbrigarsi.
“E bastaaa!”, urla di nuovo Galantuomo, ridendo anche un po’, mentre Pinotto continua a sbausciargli sulla camicia, e i tre escono dalla casa.
“No! Lo sapevo”, dice Gianni appena arrivati alla pizzeria. “lo sapevo che venivamo da Mimmo ‘o mariuolo. Questo quando fa la pizza mette due cucchiaiate di sale, per coprire la scarsa qualità delle sue pizze. Perché, sapete, quando la qualità degli ingredienti non è il massimo, allora come trucco..”
“Va bene, va bene così Gianni, la lezione la finisci dentro che ci stanno aspettando”, lo ferma ancora Pinotto, “quando cominci con le tue lezioni da tuttologo.. sai essere veramente insopportabile”
“Ma sì, hai ragione, rimanete nell’ignoranza, stolti”, chiude il discorso Gianni con aria di sufficienza.
I tre amici entrano, ed effettivamente le ragazze sono già sedute al tavolo.
“Eh eh eh! Notare, prego!”, fa’ tutta contenta Melissa, mostrando l’orologio, “sono addirittura arrivata cinque minuti in anticipo. Comunque siete dei cafoni, a fare aspettare Haifa la prima sera che esce con noi.”
“Hai perfettamente ragione” coglie la palla al balzo Galantuomo, proprio quando Pinotto sta per rinfacciarle i ritardi accumulati di tre settimane, “Haifa, ti prego di scusarci. Ma è tutta colpa di Gianni che si è messo a raccontarci del sale nelle pizze, e di Pinotto che non riusciva a decidersi su che camicia mettersi”.
“Sale nelle pizzeeee?”, dice Haifa, “Ma sì, certo che ci mettono il sale, lo fanno quando le pizze non sanno di niente e allora devi stare tutta la notte ad alzarti e bere camomilla ed è veramente fastidioso”
“Ma dai?!”, dice Galantuomo, “Non lo sapevo. Che storia!”.
Gianni e Pinotto si scambiano un’occhiata d’intesa, capiscono allora che bisogna aiutare il ragazzo, aiutarlo nel farsi bello con Haifa.
“Ha ragione, tutta colpa mia”-si inserisce Gianni-“Allora, ordiniamo? Ho una fame.. ha fatto benissimo Galantuomo a prenotare qui, dicono tutti che fanno la pizza più buona di Alassio”
Arriva il cameriere e finalmente possono ordinare, chiaramente Gianni e Pinotto si buttano su una margherita doppio formaggio porzione gigante con salsiccia funghi e gorgonzola, con birra media al seguito.
“Io.. non lo soooo, una è troppo grande per me”-dice invece Haifa, facendo aspettare il cameriere- “Chi fa con me metà di una Ortolana senza formaggio e con la crosta non bruciacchiata?”
“Io! E per me anche un’ acqua gasata, se è possibile”, risponde Galantuomo.
E questa volta Gianni e Pinotto scoppiano a ridere: “Ma se ieri ti sei scofanato la pasta al forno, una porzione di calamari fritti e ti sarai sgolato mezza bottiglia di rosso!”, ride Pinotto.
"Appunto, bisogna avere una dieta equilibrata. Quindi stasera sto più leggero”, ribatte serissimo Galantuomo.
“Si si, proprio una dieta equilibrata” scoppia a ridere Gianni, “ma se è due settimane che vai a pranzo all’Astigiana, che ci friggono i calamari con il Selenia SINT 2000!!”.
6 Comments:
è dal primo capitolo, che questo tuo racconto mi rende felice. l'ho riletto dall'inizio, e ora ho capito chi è galantuomo. e anche chi è gianni. mi manca pinotto!
in ogni caso, permettimi di rinnovare i complimenti per il tuo talento narrativo, che già ti avevo rivolto in occasione dei primi tre capitoli.
Ciao!! E' BELLISSIMO SCRIVERE E RENDERE PARTECIPI GLI ALTRI DI TUTTO QUESTO! Quando ho un po' di tempo leggerò con calma il tuo romanzo molto volentieri ... Girando per i blog sono giunto nel tuo e se ti fa piacere passa a trovarmi! Ciao
grazie dei complimenti al nigno e al core de roma.
Astigiana...mi vengono i brividi! organizziamo un week-end con cene all'Astigiana al più presto!!
questo saccente Gianni non mi è nuovo..
Giovi devi pubblicarla!!!
Per l'astigiana ci sono Feffo!!!!!!Da Villa Fiorenza grandi offerte invernali!!!
scrivi veloca il cap 5!!!non vedo l'ora di leggerlo!!
melissa
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