mercoledì, settembre 20, 2006

Astice e Matkot - cap. 3

Ecco il terzo capitolo del racconto. Qui potete trovare il primo capitolo e qui il secondo.


Come succede spesso quando sei in vacanza con gli amici, finisci per fare tutto insieme. ‘Vado a prendere un gelato!’ ‘ Ti accompagno.’ ‘ Noi andiamo a fare un giro nel budello…’ ‘Veniamo anche noi.’ ‘Merda, ho dimenticato il golfino..’ ‘dai, ti accompagno cosí prendo le sizze.’
Cosí, ci si sente un po’ pecoroni, ci si sente un po’ parte di un gruppo, come se tutti avessero tredici anni. Una roba da spagnoli, insomma.

‘La mia amica arriva col treno delle quattro’, dice Melissa.
‘Veniamo anche noi!’, rispondono tutti in coro.
‘Che palle..’, pensa invece Galantuomo, sempre sdraiato sulla sdraio, ma invece dice:
‘Fumo una sigaretta’. E si accende l’ennesima della giornata.

La stazione di Alassio é, almeno per il sottoscritto, la stazione piú bella del mondo. Senza alcun dubbio. Sará perché ha un solo binario, e c’é spesso una tranquillitá che neanche in chiesa la trovi. Forse invece quello che mi attira é la gente che aspetta il treno, quelli che sono venuti a prendere la fidanzata o gli amici, soprattutto. Hanno un che di pacifico, come se fossero gli ambasciatori dello scazzo, lí a dare il benvenuto nel regno del dolce far niente. E sono spesso un po’, come dire, non particolarmente curati nel loro aspetto.
Mi ricordo che una volta, Tozzi veniva da Genova, e io lo sono andato a prendere.

‘Belin che tamarro !’, mi disse prima ancora di salutarmi. Ma io, della mia canotta dei Miami Heat di Alonzo Mourning numero 33 e delle mie ciabatte Winning, ne andavo ben fiero. Erano un manifesto dell’estate per me, e poco conta se la maglietta era della taglia dello stesso Alonzo, che mia nonna ancora adesso quando mi compra le cose le prende sempre di due o tre misure piú grandi della mia. ‘E’ pé quannu crisci’, mi dice sempre.
Comunque, alla stazione di Alassio, la tranquillitá é tale che ti puoi permettere di guardare bene gli altri che sono in stazione anche loro. E allora vedi un sacco di abbracci, di limonate, qualche volta anche qualche lacrima. Ma sempre, dico sempre, quelli che scendono dal treno fanno un sorriso che é come se gli si aprisse il volto, con il sole che li bacia e l’estate che li aspetta.

E neanche Haifa si sottrae, ed é con il suo sorriso che scende dal treno, tenendo una mano occupata con una valigia leggera mentre l’altra fa un cenno di saluto verso Melissa e gli altri.
‘Eccola, é lei!’, dice Melissa agli altri, dirigendosi verso la sua amica. Il gruppo la segue, mormorando i primi commenti.
Passa forse un nanosecondo, che gli sguardi dei tre maschi amici si incontrano, complici. Cenni di intesa e di approvazione, abbastanza discreti.

Baci, abbracci, presentazioni.
‘Come é andato il viaggio ?’, chiede Melissa ad Haifa.
‘Bene.. meno male che ho trovato qualcuno con cui parlare, non é stato pesante’
‘Ci credo, se viaggi con solo il beautycase sono capace anch’io’
, la spiazza Galantuomo, che subito riceve una occhiata di disapprovazione dai suoi amici, Gianni e Pinotto.
‘Ah ! ma no, mi sta aiutando il tipo che ho conosciuto in treno’, ribatte lei, si gira e fa un cenno ad un energumeno che con fatica disincastra le spalle dalla porta del treno, e con altrettanta fatica sposta un valigione di plastica giallo, che a vederlo da lontano sembra che ci sia dentro dell’uranio impoverito, da quanto pesa. ‘Paoloooooo ! sono qui ! questi sono i miei amici !’

Il povero Paolo arriva, trascinandosi dietro la sua mole e la zavorra gialla, che con un po’di difficoltá fa atterrare vicinissima al piede di Galantuomo. ‘Sta valiga é tutta tua bello, io devo scappare’ gli fa ‘e spero che tu riesca a far star zitta sta ragazza per tre minuti, che m’ha fatto una capoccia tanta che quasi scendevo a Savona’
Haifa si mette a ridere : ‘Che sceeeeemo!, grazie mille comunque, magari ci becchiamo una di queste sere in giro con i miei amici!’

‘Sí, magari’ risponde lui raccattando le sue cose, e tirando un’occhiata di compassione a Galantuomo.
‘Mamma mia, tutte ste scene per una valigia.. Melissa é lontana casa tua?’, chiede Haifa.
‘Ma no, qui dietro, lí in cima a quella salita’
Con sapienza oserei dire studiata, Gianni e Pinotto si appartano un secondo, e cosí rimane solo Galantuomo a fianco alla valigia gialla.
Con un’occhiata ai due amici, Galantuomo si rivolge ad Haifa :

‘Tu porta il beautycase, che con questa ti aiuto io’
‘Graaaazie, sei davvero gentilissimoooo!’

E cosí, di nuovo tutti insieme, si avviano verso casa di Melissa, e mentre sulla salita si discute di dove andare a mangiare per cena, Galantuomo arranca qualche metro indietro tirandosi appresso la valigia gialla: nefasto presagio.
Gianni e Pinotto si girano, lo guardano e si mettono a ridere.

‘Bastardi…’, questo é quello che dice l’occhiata che rivolge loro Galantuomo.

8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

le tue doti da narratore migliorano di capitolo in capitolo; fantastica l'immagine della stazione di alassio... un pò meno quella di te con la canotta della champion di alonzo mourning taglia xxxxxxxxxl. adesso scommetto che ti sta stretta. sta haifa mi sta già sul cazzo. è inevitabile che in ogni romanzo/racconto c'è qualche personaggio che ti sta sul cazzo. ero indeciso tra gianni e pinotto, ma ora è haifa, senza dubbio.

(ho preso una risoluzione: scrivi pure tutti i capitoli che vuoi,,, quando finisci li leggerò tutti insieme, non posso rimanere sempre col fiato sospeso come quando finiscono le puntate di lost. eccheccazzo!)

9/20/2006 7:07 PM  
Anonymous Anonimo said...

questa melissa è fantasticaaa!!!!!

9/20/2006 11:41 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ho una domanda per il narratore; magari potrà rispondere nella prossima appassionante puntata de "Astice e Matkot".
Questa Melissa ha per caso qualcosa a che fare con la più famosa "Melissa P."?

9/21/2006 9:44 AM  
Blogger giovi said...

cento colpi di spazzole ragazzo, cento colpi di spazzole..


nigno: hai preso una risoluzione? che, sei mica kofi annan? il fatto é che facendo come faccio adesso almeno ho il pepe al culo per scrivere.

9/21/2006 10:48 AM  
Blogger takajiro said...

Ho voglia di tornare ad Alassio..a quando avevo 20 anni ad Alassio!

Peter Spider Pan

9/21/2006 2:11 PM  
Anonymous Anonimo said...

A proposito di astice, ti è stato riferito del successo della mia ricetta "code di gambero all'arancia"?

9/22/2006 4:04 PM  
Blogger giovi said...

mi é stato riferito, dannazione

10/04/2006 11:14 AM  
Anonymous Anonimo said...

giovi, voglio il capitolo 4!!!!
melissa

10/27/2006 10:59 AM  

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