lunedì, agosto 28, 2006

Astice e Matkot- cap. 2

Ecco il secondo capitolo del racconto. Qui potete trovare il primo capitolo

Galantuomo é in spiaggia. Si gode la sua meritata vacanza: tornare ad Alassio, come quando era giovane, lo fa sentire ancora vivo. Non importa che la sua carta d’identitá dica che ha venticinque anni: lui se ne sente quaranta, e questo é l’importante.
E come tutti i quarantenni, una volta in spiaggia si piazza a leggere il corriere e a guardare le ragazzine. Come tutti i quarantenni, va diritto alla pagina di economia, per vedere quali sono le cose che si sta perdendo al lavoro. Come tutti i quarantenni, ha un’aria imponente e un che di sacro, quando si mette in costume e con le gambe bianche e sgambetta sulla sabbia.
Bisogna tuttavia sottolineare come sia un quarantenne atipico : viene da solo in vacanza. Si gode la vita notturna, assaporandone ogni suo momento fino alle soglie dell’alba. Si sveglia tardi, e quando chiede cappuccino e brioche alla marmellata, i tavoli a fianco che fanno l’aperitivo lo guardano storto. Poco male, tanto indossa degli occhiali da sole che lo schermano da sguardi insidiosi. E gli servono a guardare meglio le ragazzine.
Ad ogni modo Galantuomo, che si trova in vacanza al mare, ha solo voglia di rilassarsi ed uscire con i suoi amici.
Adesso che é in spiaggia, promette a tutti di portarli in giro in gommone, ma poi rimane sulla sdraio a godersi il meritato riposo. Si crogiola al sole, fa due tiri a racchettoni: ancora non sa che sono lo sport nazionale israeliano, il matkot. Si rimette a sedere, occhiali da sole e giornale, si sente vivo.
La sera, verso le sette, va a farsi una birretta al solito bar, per guardar due ragazzine. Doccino e profumo, che fa molto compagnia delle indie. Cena sul tardi a base di calamari, per sentirsi al mare. Poi camiciola, jeans chiaro, scarpino alla moda e via, a passeggiare sul lungomare. Questa é estate. Si ferma con gli altri ad un tavolo, sempre il solito posto : non ha neanche intenzione di annoiarsi, son due settimane all’anno.

‘Me le voglio godere in pieno’ dice accendendosi la sua sigaretta, con un movimento ampio e studiato delle braccia.
Si avvicina al tavolo la cugina di una sua amica, Melissa, seduta lí con lui. Ha 15 anni, la cugina di Melissa, dice che oggi é il suo compleanno e fa una festa a casa sua.

‘C’é figa?’, chiede Galantuomo, facendo finta di scherzare. La cugina risponde che no, c’é solo lei il suo fidanzato tamarro con tutti i suoi amici. Galantuomo li chiama, affettuosamente, ‘la gang dei quartieri spagnoli’, probabilmente ne ha ben donde. Gli altri al tavolo se la ridono, mentre la cugina se ne va, abbastanza incurante degli scherni.
Melissa sospira : ‘Siete proprio degli stronzi’

‘Nulla di piú vero!’ ribatte Galantuomo, mentre si sgola la fine della sua birra e con lo sguardo cerca il cameriere. ‘Allora che si fa, andiamo a ballare ?’, dice rivolgendosi agli altri.
Mentre si discute dove andare e come andare, a Melissa squilla il telefono. Lei si apparta un attimo, e al tavolo ci sono pareri contrastanti sulla meta serale.

‘Alla Suerte ci sono i tamarri che si picchiano, al marocchino ho paura che mi diano il corano in omaggio assieme al cocktail’ sentenzia Galantuomo.
Gli altri annuiscono, si fa proprio dura. Eh, sono finiti i tempi in cui bastava prendere due bottiglie di limoncello e limonare sulle sdraio in spiaggia : si sono un po’ tutti imborghesiti, ma sí, in fondo ci sta, si diventa un po’ vecchi. Melissa ritorna a sedersi al tavolo : le sue amiche, che sono gemelle, le chiedono in coro come sta il suo fidanzato.
No, non era Hans.
Era una mia amica, pensate che poverina era in Israele, ad Haifa, a fare un seminario con l’universitá ed é dovuta tornare di corsa con l’aereo dell’ambasciata’
‘Seminario in Israele ??
E chi é quel deficiente che organizza seminari in Israele ?’dicono tutti in coro.
‘Ma soprattutto chi é quella coglionazza che ci va, a sti seminari, dico io’, incalza Galantuomo.
Boh !’, risponde Melissa. In realtá, nessuno si aspettava una risposta migliore di questa. ‘ad ogni modo glielo potete chiedere voi, arriva qui domani. Sta da me per qualche giorno, al massimo fino a sabato che poi viene mia nonna e la devo cacciare’

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

uhm,,,questo galantuomo è come se lo conoscessi...

il racconto è fantastico, l'ho riletto due volte, sono come una teenager che legge il suo romanzo generazionale preferito...
non puoi fare un paio di capitoli alla volta?

8/29/2006 12:42 PM  
Anonymous Anonimo said...

dai facciamo a chi indovina prima i personaggi

8/29/2006 1:34 PM  
Blogger giovi said...

vi proibisco qualunque "guess".
i vostri commenti verranno moderati

8/29/2006 1:43 PM  
Blogger takajiro said...

Giovi, per un attimo ho chiuso gli occhi ed ero li'. Ogni singolo aggettivo corrispondeva ad un'immagine talmente precisa che quando li ho riaperti la delusione di non vedere il protagonista e le comparse e' stata enorme. Cazzo, mi e' davvero spiaciuto non esserci.

8/31/2006 7:12 AM  
Blogger giovi said...

cosa stai qui a leggere e commentare i post? goditi welcome to tijuana tequila sexo marijuana.

8/31/2006 8:55 AM  

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