giovedì, giugno 29, 2006

feeling good

sentirmi bene è leggere le mail vecchie di sette anni
sentirmi bene è leggervi che capivo se succedeva qualcosa di importante
sentirmi bene è vedere che dopo sette anni le cose sono cambiate.. fiiiiga
sentirmi bene è il sole in olanda, e per un giorno sentire che sei al mare
sentirmi bene è ascoltare musica bella come last kiss dei pearl jam
sentirmi bene è trovare nel frigo due pomodori ancora vivi,
sentirmi bene è che erano giusto a fianco alle olive rancide di 5 mesi fa
sentirmi bene è guardare alla tele un servizio sull'esa e sentirsi importante
sentirmi bene è tornare domani in italia per una settimana
sentirmi bene è sentirsi meno soli per un po'
sentirmi bene è pensare che alla fine presto vedo luna
sentirmi bene è sentirsi magro. non mi sento tanto bene
sentirmi bene è avere sicurezze lavorative. Merda, sto malissimo!

expats

italiani all'estero, un altro grande successo sulla scia del talentuoso binet, grande bargnani!

martedì, giugno 27, 2006

ji ji ji ja ja ja



Ogni tanto, sti spagnoli rompono un po'. Gli sta anche un po' bene. Certo, che continui la Francia ecco.. magari avrei preferito il Ghana. Awana Ghana. L'unica squadra che prende tre gol in contropiede dal Brasile. Unici. Secondi solo al mio Togo, con Adebayor che fa i cross alla rabona con quelle gambe da Naomi Cambpell che si ritrova. Adesso i più simpatici rimangono quei rissosi dei portoghesi. Tra l'altro mi stanno sempre più simpatici.

(ndr: Vamos a jubilar a Zidane = manderemo in pensione Zidane)

domenica, giugno 25, 2006

Massimo, ti aspetto

questa è una delle sue interviste migliori, probabilmente dopo quella fatta in un'agosto di qualche anno fa:


La mia favorita per lo scudetto è l'Inter. Dico sul serio, anche se sembra che scherzi (Massimo Moratti)

mercoledì, giugno 21, 2006

a grande richiesta


ecco le immagini dell'atletico binet, vincitore di coppa, campionato e champions.
dietro schweinsti e chivu ecco emmanuel adebayor, mi amor. il vero leader dell'atletico binet e del togo.
grazie ragazzi!

anello

Ammetto che mi sento un po' cretino a scrivere di questo. Ma credo che la costanza vada premiata. Anche la mia. Nel tifare una squadra di un tipo che mi é stato simpatico fin dall'inizio, che ci hanno pure trapiantato un rene e quel gran pezzo di cristone é tornato a giocare con la sua humilté che francamente nel calcio fa ridere se ci pensi. Per caritá, sempre a botte di milioni di dollari... comunque. bravo zo.
La notizia non é solo che i Miami Heat vincano il titolo NBA per la prima volta nella loro storia, ma che una squadra per la quale io faccio il tifo abbia vinto qualcosa di grande. Penso che sia la prima volta che mi succeda. Perché credo di nutrire un segreto piacere nel prendere la parte dei deboli, degli underdogs. E mi ricordo che quando passavamo le giornate al liceo a leggere American Superbasket e a fare i calcoli durante le lezioni per i nostri giochi, sti Miami Heat facevano un po' pena, compeso il mitico Zo. Quindi mi sono innamorato di loro. E del loro allenatore super ingellato, che mio padre il sabato quando mi vedevo le repliche era l'unico che riconosceva, tra una ronfata e l'altra.
Tra l'altro in quel periodo Sasha era veramente uno studioso pazzesco, nel senso che si studiava le statistiche di ASB alla morte, e faceva dei calcoli con una velocitá impressionante. Una vera grossa calcolatrice portatile. Certo, applicarli poi a scuola non era un fenomeno.. ma d'altronde quel fottuto russo ha imparato a stupirci piú volte. Maledetto. Ad ogni modo ricordo che mi canzonava perché tenevo per un branco di sfigati: toooooma ya, capullo!

rattigant

ieri sera usciamo per festeggiare un arrivo che rimpolpa il contingente spagnolo in kruisstraat. ma anche per festeggiare il vicino che ormai é nella fase limoni dolci sul divano davanti al film con la tipa.
torniamo e c'é un topo in casa. aaargh!
luna lo vuole aspirare (???), io lo voglio ammazzare di bastonate. el topo ci frega e stanotte non so dove ha dormito. vediamo se oggi lo becco.

lunedì, giugno 19, 2006

Dutch Love updates

La sera dopo la tipa é tornata, ma é stata una serata tranquilla, piacevole. Lunghe chiaccherate, i miei 007 (rinforzati con altri due arrivi spagnoli), non sono riusciti ad avere altre informazioni nonostante appostamento fino alle due di notte.
Ieri si son visti insieme brasile-australia, ma non erano soli c'erano anche altri amici.
Comunque incredibile quanto sia cambiata la vita del tipo da quando si é mollato con la bionda iniziale. va lá.

Mi piace un sacco questa canzone.

venerdì, giugno 16, 2006

Dutch Love, la nascita di un amore?

E’ da un po’ che voglio scrivere qualcosa sull’Olanda. All’inizio pensavo di parlare di bici assassine, di canali puzzolenti, di forme di formaggio invadenti, di pannenkoeken molto lekker. Ma alla fine non ne avevo mai voglia, troppo parziale, sarei stato troppo di parte. Perché in effetti sti razzisti olandesi mi stanno un po’ sulle bitterballen.
E non sarei stato simpatico nel parlar male di un paese che, oltretutto, mi sta anche ospitando. Poveri olandesi randstattiani. Si perché io abito nel Randstad . Credo che non sia da confondere con la Neerlandia, o Olanda, o meglio ancora Paesi Bassi. Sí raghezzi, qui son proprio bassi i paesi. Le persone no, ma questa é un’altra storia, fatta di pornostudentesse e uomini dalle mani enormi, da oud kaas e senape, una storia che forse approfondiró un’altra volta.
Ma una storia adesso ce l’ho, una storia molto olandese.
Io vivo con Luna in una casina in una stradina molto strettina, tutto é un po’ ino in quel paesino che é Leiden. Tra l’altro la casina, secondo me, é molto carina. Anche se Luna mi fa notare che la stradina é un po’troppo strettina, e allora i vicini sono un po’ troppo vicini. E non solo quello. Per la legge del contrappasso, le case sono basse e piccoline ma le finestre sono enormi, spesso senza tende. In pratica, é come vivere in una serra con di fronte, a pochi metri, un’altra serra. Un grande fratello quotidiano. So molto di piú di quelli che vivono di fronte a me che di quelli che vivono a fianco o sotto.
Comunque di fronte, a fianco alle pornostudentesse e ai presunti gay mezzetá risoratori spagnoli, quando siamo arrivati c’era questa allegra coppietta olandese di trentenni. Una bella casetta, due bei tipi, lui e lei, biondi e in salute tutti e due. Direi anche simpatici, anche se non ci ho mai parlato veramente. Comunque Luna, che a casa ci sta di piú, mi ha sempre detto che lui era sempre a casa, che lei stava via troppo spesso, insomma c’era qualcosa che non andava. Come direbbe mia nonna, ci aveva messo “L’uocchie ‘nguolle”.
Insomma fatto sta che un paio di mesi fa, l’uocchie fa la sua parte nel senso che Luna assiste alla separazione. “Le piante sul davanzale sono secche”, é stata la frase con cui la mia fidanza spagnola ha chiuso la questione, mentre secondo me lei era partita per un viaggio e che magari si erano prese una pausa, insomma dai non potevano essersi lasciati.
E cosí quel vecchio marpione cominciava la sua vita da single. A Leiden, nella cittá delle pornostudentesse, dove immagino che essere single sia praticamente illegale. Questo grandissimo pezzo di olandese passava le sue giornate in casa, chiaramente con le tende aperte, tentando di rubarmi la fidanzata. La mattina suonava il piano con trasporto, lanciandole occhiate romantiche. E lei stava per cadere nel suo tranello. Mentre il mio Atletico Binet si lanciava alla conquista della Master league a pro evolution, lei si scambiava alle mie spalle saluti e sorrisi: dovevo addirittura lasciare il joypad per pisciare sul mio territorio e fare capire al biondo olandese chi é il maschio dominante in Kruisstraat 15A.
Cosí il biondo vicino ultimamente si dedicava alla vita sociale, invitando amici, persino bevendo birre, addirittura alcune sere uscendo di casa, ritardando quindi la sua salita alle camere da letto, che normalmente era sempre avvenuta non piú tardi delle ore ventidue.
Ma iersera ha dato una svolta.
Io torno dal giretto con la fidanza e la sua zia, giunta a visitarci come messaggera anticipante di una colonia di ispaniche che invaderá i paesi bassi nei prossimi giorni. Torno in casa e mentre monto la tavola di fronte alla tele con la scusa che si sta piú larghi, proprio in quei dieci minuti in cui faccio finta di appoggiare la saliera per prolungare tale atto e quindi gustarmi piú a fondo l’inno nazionale svedese in televisione, vedo che il nostro vicino non é solo. E oltrettutto é in camicia, una camicia veramente orribile rosa acceso che sembra un puffo psichedelico, ma che per i canoni olandesi é di grande eleganza essendo di marca La Martina Sport, che se ce l’hai sei proprio alla moda. Ma non solo non é solo, ma chi gli sta accanto é una pornostudentessa di Leiden, quelle con l’abbronzatura abrasa da lampade, che qui o son bianco latte come me o son viola che vivono sotto il sole sembra. Oltretutto, ripensandoci adesso, l’accostamento cromatico con la camicia di lui vale il prezzo del biglietto di un posto a tavola.
Eccitato come un mulo (io, ma immagino anche il vicino), comunico a Luna cosa sta accadendo e lei si precipita in salone con la scusa di mettere i piatti. Anche lei prolunga la sua azione di qualche minuto per potere meglio sbirciare.
“Mierda!!”, dice la dolce ispanica, la tipa l’ha sgamata e le ha tirato una occhiata che la metá basta. Anche la zia si aggiunge a noi e, mentre le spieghiamo le vicende sentimentali del vicino che ho qui sopra elencato, tenta anche lei di capire che atmosfera tira in quel divano di fronte alla nostra finestra, dove faccia bruciata e vicino con camicia viola sembrano intendersela.
“Joé el acaba de pillar un whisky”, dice la zia, sbagliandosi perché in realtá da buon uomo di mondo e romantico, il nostro vicino stappa una bottiglia di rosso e la versa in due tattici calici. I due, evidendemende, stanno flirtando di brutto (o amoreggiando appassionatamente, come mi inviterebbe il nuovo blogger nigno, aggiunto nei link ndr).
Lui si alza di nuovo, per Luna sta per suonarle il piano tanto che io tolgo addirittura il sonoro alla partita, sacrilegio in qualsiasi altra situazione. Ma si sta solo atteggiando con lei, e dopo poco si risiede: é davvero un consumato tombeur de femmes.
Mentre pappiamo, seguiamo le loro evoluzioni piú che le nostre conversazioni. Fino a che non posano i calici, si avvicinano, lei gli avvolge le spalle rosa accese e lui le accarezza i capelli mori (una mora!, incredibilis). E parte una limonata pazzesca. Cenni di approvazione da parte del sottoscritto, le due ispaniche a fianco a me sono interessate e stupite. Limoni duri, durissimi oserei dire. Si avvolgono sul divano. Adesso francamente esagerano un po’, ma proprio per quello diventa ancora piú interessante. Scompaiono sotto il davanzale, scorgiamo la testa di lei che lo sovrasta e lo limona con una veemenza rara, che nei pochi filmati che ho vistosu internet non ho mai notato. Oramai nessuno mangia, ibrahimovic potrebbe segnare quattro gol in rovesciata o il Costa Rica segnare da metá campo che non me ne accorgerei, anche se c’é da dire che il telecronista tedesco non aiuta proprio.
Dopo un bel dieci minuti, riappaiono sopra la linea di galleggiamento del davanzale. Sono ancora vestiti, calma. Non é successo niente di particolarmente scabroso, notiamo tutti e tre, personalmente con un pizzico di delusione. I due amanti neerlandesi prendono di nuovo i calici in mano, sembrano voler tornare ad una tranquilla conversazione. Ma é una finta, é solo per riprendere le forze. Sanno benissimo entrambi che li stiamo guardando, giuro che vorrei fare una foto, ma loro non ci pensano neanche a tirare le tende o a spostarsi in un luogo piú riposto.
Riparte una nuova sessione di hard lemon, e questa volta scompaiono quasi subito sotto la linea di galleggiamento. Li diamo definitivamente per persi, anche se ogni tanto buttiamo un occhio per vedere se si scorge qualcosa. Io vedo i capelli di lui, ha la testa appoggiata sul divano con una mano dietro modello “mi sto svaccando”.
“La zorra se la está chupando”, suggerisce qualcuno. Non c’é nessuna conferma. Arrivano le undici, il sole é tramontato quasi del tutto: la latitudine aiuta i novelli grandi fratelli, con la sua luce ci ha permesso di spiare gli amanti. Cala la notte, non abbiamo visto nessun altro movimento.
Spero stasera di continuare a seguire questa storia d’amore cosí dutch, cosí olandese, tutta canali, limonate e mulini.

giovedì, giugno 15, 2006

Krande cermania


krande cermania. ieri mi sono esaltato anche per loro.
e poi, se ballack si mette la canotta con su viva l'italia, io posso mettere la sua foto nel blog

martedì, giugno 13, 2006

finalmente qualcuno che pensa a me

ed é anche dietro casa.

sabato, giugno 10, 2006

complimentoni

davvero un bel modo di cominciare.
notizia del giorno: in olanda si suda! e chi se lo aspettava.
sole, caldo, tutti impazziti.
mi sento alle bahamas

giovedì, giugno 01, 2006

ghedappa



e mo mi esalto con i video!
vai spilungone crouch!

avviso ai naviganti: per mettere i video nel blog, basta andare su Youtube.com, scegliere il video e poi copiare la stringa html embedded in un post.

novantuno punti