sabato, settembre 23, 2006

essere john malkovich

questo è uno dei miei film preferiti, come direbbe riki categoria cinque stellette. e questo è uno dei passaggi più belli del film.

so maybe tomorrow, I'll find my way home..

venerdì, settembre 22, 2006

buonanotte

mercoledì, settembre 20, 2006

un po' di musica

adesso faccio un po' il dj, tanto qui ci metto quello che voglio io. ecco alcune delle mie canzoni favorite.

questa prima è, forse, The Song. e anche il video..



di questa non posso mettere il video che mi piaceva, metto il suo originale che comunque è del mitico spike jonze. ad ogni modo la canzone è fantastica.



quest'ultima non è che sia una delle canzoni che mi piaccia in assoluto, ma credo che il video sia semplicemente perfetto per la melodia, per chi non lo conoscesse..

Astice e Matkot - cap. 3

Ecco il terzo capitolo del racconto. Qui potete trovare il primo capitolo e qui il secondo.


Come succede spesso quando sei in vacanza con gli amici, finisci per fare tutto insieme. ‘Vado a prendere un gelato!’ ‘ Ti accompagno.’ ‘ Noi andiamo a fare un giro nel budello…’ ‘Veniamo anche noi.’ ‘Merda, ho dimenticato il golfino..’ ‘dai, ti accompagno cosí prendo le sizze.’
Cosí, ci si sente un po’ pecoroni, ci si sente un po’ parte di un gruppo, come se tutti avessero tredici anni. Una roba da spagnoli, insomma.

‘La mia amica arriva col treno delle quattro’, dice Melissa.
‘Veniamo anche noi!’, rispondono tutti in coro.
‘Che palle..’, pensa invece Galantuomo, sempre sdraiato sulla sdraio, ma invece dice:
‘Fumo una sigaretta’. E si accende l’ennesima della giornata.

La stazione di Alassio é, almeno per il sottoscritto, la stazione piú bella del mondo. Senza alcun dubbio. Sará perché ha un solo binario, e c’é spesso una tranquillitá che neanche in chiesa la trovi. Forse invece quello che mi attira é la gente che aspetta il treno, quelli che sono venuti a prendere la fidanzata o gli amici, soprattutto. Hanno un che di pacifico, come se fossero gli ambasciatori dello scazzo, lí a dare il benvenuto nel regno del dolce far niente. E sono spesso un po’, come dire, non particolarmente curati nel loro aspetto.
Mi ricordo che una volta, Tozzi veniva da Genova, e io lo sono andato a prendere.

‘Belin che tamarro !’, mi disse prima ancora di salutarmi. Ma io, della mia canotta dei Miami Heat di Alonzo Mourning numero 33 e delle mie ciabatte Winning, ne andavo ben fiero. Erano un manifesto dell’estate per me, e poco conta se la maglietta era della taglia dello stesso Alonzo, che mia nonna ancora adesso quando mi compra le cose le prende sempre di due o tre misure piú grandi della mia. ‘E’ pé quannu crisci’, mi dice sempre.
Comunque, alla stazione di Alassio, la tranquillitá é tale che ti puoi permettere di guardare bene gli altri che sono in stazione anche loro. E allora vedi un sacco di abbracci, di limonate, qualche volta anche qualche lacrima. Ma sempre, dico sempre, quelli che scendono dal treno fanno un sorriso che é come se gli si aprisse il volto, con il sole che li bacia e l’estate che li aspetta.

E neanche Haifa si sottrae, ed é con il suo sorriso che scende dal treno, tenendo una mano occupata con una valigia leggera mentre l’altra fa un cenno di saluto verso Melissa e gli altri.
‘Eccola, é lei!’, dice Melissa agli altri, dirigendosi verso la sua amica. Il gruppo la segue, mormorando i primi commenti.
Passa forse un nanosecondo, che gli sguardi dei tre maschi amici si incontrano, complici. Cenni di intesa e di approvazione, abbastanza discreti.

Baci, abbracci, presentazioni.
‘Come é andato il viaggio ?’, chiede Melissa ad Haifa.
‘Bene.. meno male che ho trovato qualcuno con cui parlare, non é stato pesante’
‘Ci credo, se viaggi con solo il beautycase sono capace anch’io’
, la spiazza Galantuomo, che subito riceve una occhiata di disapprovazione dai suoi amici, Gianni e Pinotto.
‘Ah ! ma no, mi sta aiutando il tipo che ho conosciuto in treno’, ribatte lei, si gira e fa un cenno ad un energumeno che con fatica disincastra le spalle dalla porta del treno, e con altrettanta fatica sposta un valigione di plastica giallo, che a vederlo da lontano sembra che ci sia dentro dell’uranio impoverito, da quanto pesa. ‘Paoloooooo ! sono qui ! questi sono i miei amici !’

Il povero Paolo arriva, trascinandosi dietro la sua mole e la zavorra gialla, che con un po’di difficoltá fa atterrare vicinissima al piede di Galantuomo. ‘Sta valiga é tutta tua bello, io devo scappare’ gli fa ‘e spero che tu riesca a far star zitta sta ragazza per tre minuti, che m’ha fatto una capoccia tanta che quasi scendevo a Savona’
Haifa si mette a ridere : ‘Che sceeeeemo!, grazie mille comunque, magari ci becchiamo una di queste sere in giro con i miei amici!’

‘Sí, magari’ risponde lui raccattando le sue cose, e tirando un’occhiata di compassione a Galantuomo.
‘Mamma mia, tutte ste scene per una valigia.. Melissa é lontana casa tua?’, chiede Haifa.
‘Ma no, qui dietro, lí in cima a quella salita’
Con sapienza oserei dire studiata, Gianni e Pinotto si appartano un secondo, e cosí rimane solo Galantuomo a fianco alla valigia gialla.
Con un’occhiata ai due amici, Galantuomo si rivolge ad Haifa :

‘Tu porta il beautycase, che con questa ti aiuto io’
‘Graaaazie, sei davvero gentilissimoooo!’

E cosí, di nuovo tutti insieme, si avviano verso casa di Melissa, e mentre sulla salita si discute di dove andare a mangiare per cena, Galantuomo arranca qualche metro indietro tirandosi appresso la valigia gialla: nefasto presagio.
Gianni e Pinotto si girano, lo guardano e si mettono a ridere.

‘Bastardi…’, questo é quello che dice l’occhiata che rivolge loro Galantuomo.

martedì, settembre 19, 2006

domani gioco sicuro

quoto il mancio dal sito dell' Inter:

Su che cosa si baserà la sua scelta?
(ndr.: ride) Sul peso... Chi pesa di più gioca

binet titolare domani a roma, in coppia con adri.

domenica, settembre 17, 2006

campionesse del mondo!

la domenica comincia un po' così, con una sveglia a mezzogiorno e un cielo grigio. la pacchia è finita, la seconda estate che per tre settimane ci ha fatto sognare nei paesi bassi, penso proprio che sia finita.
mi alzo ed incredibilmente, questa volta, i postumi delle sei di mattina ad amsterdam non li sento tanto. forse perchè questa volta ho evitato la colazione a base di kebab.
bisogna inventarsi cosa fare, in questa domenica apatica. spulcio il programma dei miei amici cinesi, per vedere quali partite posso sbirciare. dopo un po' trovo la forza di andare verso il frigo, e lo svuoto di quello che rimaneva.
mi rimetto in postazione, sondando tra i cinesi e facendo partire il commento della radio italiana, così, per sentirmi a casa.
poi, al circa ottantesimo giro di canali in tv, arrivo su Sporza.
Sporza è un canale belga, belga fiammingo, non facciamo distinzione.
Sporza è da ieri che trasmette la Fed Cup, per i profani la coppa Davis delle donne. Per quelli proprio profanissmi, trattasi di una competizione di tennis annuale con squadre nazionali. In generale, è una competizione un po' sfigata per il tennis. Diciamo che i tennisti, che sono a tutti gli effetti dei liberi professionisti, non sempre hanno voglia di parteciparvi.
Mi ricordo qualche anno fa una diatriba del mitico Gaudenzi che mi pare che non gli rimborsavano il panino a pranzo e allora misse il muso, non andò a giocare, e da Faenza si vide la sconfitta azzurra.
Ma non è questo il punto.
Il punto è che la coppa Davis è una figata incredibile. Forse è il mio torneo preferito. Sono diverse le cose che me lo fanno piacere:
  • il tifo è caldissimo, sempre abbastanza corretto ma con bandieroni e sfottò all'avversario;
  • ci giocano degli scarsi incredibili, che poi però diventano dei fenomeni quando meno te l'aspetti;
  • l' italia ha spesso fatto la sua figura, a parte adesso che siamo in serie Q. ma comunque mò ci sono le donne che vanno forte;
  • si gioca anche in doppio;
  • ci potevo vedere giocare Gaudenzi ma soprattutto il fenomenale Diego Nargiso, uno che quando vede l'insalatiera non capisce più nulla e diventa un fenomeno del doppio. Ma soprattutto:
  • la davano sempre sulla rai. che quindi voleva dire con commento di galeazzi.
bisteccone è il mio mito, senza dubbio. lo è sempre stato, anche quando aveva una circonferenza un pelino inferiore e chiaccherava fondamentalmente da solo nella postazione del foro italico. bisteccone, per me, è il miglior giornalista sportivo. lui e stefano bizzotto, che provo un affetto quasi paterno per lui che lo mettono sempre a fare la bundesliga che sa il tedesco.
bisteccone galeazzi, dicevo, è il fantasista dei cronisti. ma lo è sul serio, non tipo mughini o altri. a bisteccone credo che il calcio non sia poi interessato mai più di tanto, anche se quando col cappellino faceva i servizi a novantesimo, beh anche lì lasciava il segno.
non parliamo poi del canotaggio, che quello lo ha fatto diventare famoso, che è un fenomeno. però devo dire che quando hanno cominciato ad imitarlo, a prenderlo un po' in giro, da un lato mi sentivo geloso di questa sua rinnovata popolarità, perchè per me lui è sempre stato un mito.

ma sto sviando. stavo parlando della Fed Cup su Sporza. E' la finale! e ci siamo noi, le italiane, contro le belghe. giocano in casa, li belgi, ma sti deficienti hanno scelto Charleroi, e non credo che ignorino che sia la sede della più grande comunità italiana in europa. comunità che poteva anche vantare il fifty ed aristotele. quindi ci sono degli invasati italiani in tribuna che, benchè in minoranza, riescono a fare sentire molto bene il po-po-po anche in televisione. ieri mi sono visto le prime due partite e oggi si ripartiva, fermi sull'uno a uno.
la situazione: al Belgio manca giunone Klijsters, la prosperosa fiamminga che però oggi si è degnata di venire a bordo campo, sfoggiando un braccio bionico ed un decolletè generoso. in compenso c'è la Henin, uno scricciolo piatto come una tavola da surf, ma dotato di un rovescio al bacio. io il tennis non lo guardo mai, ma quando lo guardo, lo guardo bene. e se sono le donne, adesso mi piace ancora di più. e non solo per le gonnelline. insomma sto belgio è leggermente favorito, se non altro perchè c'ha la justine henin che mi sa che è tra le prime tre del mondo. la danno in condizioni non ottimali, con ancora il jet lag (dopo una settimana???) da new york . il resto della squadra è una bella incognita, nel senso che possono essere delle seghe colossali. ed in effetti lo sono: carine, piccoline, ma veramente scarse.
l' italia invece ha una bella squadretta, vacca boia, bella solida. abbiamo ciclone schiavone, una che la guardi e pensi: quartieri spagnoli, sicuro. invece è di milano, che mi sa che si allenava dietro casa. la farina elia si è ritirata, tanta applicazione ma talento limitato. abbiamo la pennetta, che non è male, proprio per niente: c'ha il polso fasciato, dicono che ieri ha forzato contro la henin, peraltro vanamente. poi ce ne sono altre, che io non avevo mai visto giocare. la santangelo che è un po' la davenport de noatri: bella piazzata, alta, meccanica, ma con una potenza fuori categoria. poi c'è la vinci: belin che tette! gioca in doppio, non è male.
purtroppo non c'è diegone nargiso, ma tant'è.
la prima partita è henin- shiavone. se vinciamo la coppa fondamentalmente è nostra, ma la henin rispetta il pronostico, e spazza la scimmia schiavone in due set. nel mentre mi svacco sul divano, aggiungo a tennis in tele, partita sul pc, radio sugli altoparlanti un altra attività, mi leggo un libro.
il risultato è che leggo venti pagine che stasera le devo ripassare che non ho capito niente, la partita non so neanche qual' era e solo i cronisti della rai li riesco a seguire.
comunque capisco che la schiavone ha perso e mi appresto alla seconda.
santangelo contro un altro scricciolo belga. non gioca la pennetta perchè ieri ha forzato troppo, adesso è seduta in tribuna a fianco al moya, con dei salsiccioni in mano a far casino. fanno veramente un bel casino le panchinare. dopo i primi scambi mi chiama ale, stiamo li a contarcela su e la santangelo mi perde il primo set. verso metà secondo set ale è oramai sfinito dalla miriade di cazzate che gli dico, quindi posso dedicarmi al tennis.
e scopro che la belga è veramente una schiappa, ma che la santangelo è psicolabile. come peraltro la maggior parte dei giocatori fuori dai primi venti.

questa è una cosa che mi piace tantissimo del tennis. è un gioco di nervi, e di concentrazione. sta andando tutto bene e poi stai per chiudere il set e ti viene il braccino. che vuol dire che hai un po' paura di vincere. e il bello è che lo psicodramma è evidente a tutti, ma nessuno ci può far nulla. è una cosa che, devo dire, mi affascina. io stesso, quando giocavo a tennis, mi chiamavano schizzo. otre ad essere seriamente impedito, mi alteravo facilmente quando le cose non andavano. e questo accade veramente ad un sacco di giocatori, è una cosa fantastica secondo me.
morale la santangelo ci mette credo venti minuti a chiudere un game che, tutte le volte che mette il servizio in campo, fa punto. la piccola schiappa belga è solo uno sparring partner dello psicodramma della povera mara, che il pubblico la sta massacrando. barazzuti, il capitano, tenta di farla rimanere concentrata, credo anche con qualche bestemmia. che poi mi fa ridere che si chiami capitano, che mica gioca. e che è vestito come se dovesse prendere la racchetta in mano da un momento all'altro. finalmente la nostra mara vince sto game, poi anche il set e poi si pappa la belga con un 6-0 al terzo.

vado a fare la spesa, di fretta perchè comincia il doppio. la partita decisiva. con la disciplina più bistrattata del tennis moderno. mi sono deciso per un bel ragù, e nella dispensa trovo resti di taglietelle che fanno al caso mio. è tutto sincronizzato perchè io mangi con il terzo set davanti a me.
giocano le due belghe che hanno giocato oggi: non mi risulta proprio che la henin sia una doppista, e mi rifiuto di pensare che la schiappa belga diventi un fenomeno quando gioca in doppio. noi invece andiamo con la schiavone e la prosperosissima vinci. notevole, davvero.

metto il ragù a fuoco lento.
primo set per loro. secondo a noi. atmosfera rovente. butto la pasta. il ragù è divino, porca miseria mi sto trattando bene. poi ieri con l' arroz do mar anche lì proprio delizioso, heel lekker. inderdaad. comunque, set rovente. la justine la vedo in difficoltà, c'ha anche un braccio fasciato. alcuni scambi veramente mozzafiato, come solo il doppio riesce a regalare: dei veri flipper a rete. dopo uno di questi scambi la schiavone si gira verso la panchina e mima un gesto un po' equivoco in segno di esultanza, gesto che mi fa ricordare alcune sue performance rese immortali da un video.

scolo la pasta, e la divoro davanti ad un incontro sempre più appassionante e decisivo. ogni punto pesa. la belga, quella che non è la henin, è veramente una schiappa: mi spiace ribadirlo, ma è così. la henin si tocca il ginocchio fasciato, aia.
vedo moya a bordo campo con una bandierina in mano. inquadrano sempre o le zinne della klijsters o la pennetta con moya, francamente preferisco la brindisina con il suo chiffon alla moda.
andiamo avanti di un break nel terzo, ma la justine si tocca ancora il ginocchio e si getta tra le braccia del capitano belga, in lacrime. capiscono tutti che la partita è finita, tranne i tifosi belgi che fischiano: avranno bevuto troppe trappiste, mi pensu.

la fine non è spettacolare, le ragazze si salutano e si abbracciano a rete, ma poi scoppia la festa e siamo campioni di fed cup! lanciano barazzuti in aria, peraltro con scarsi risultati, mentre la schiavone si limona chiunque gli passa a tiro!
fantastico! e io sono lì ,che mi ascolto il commento in fiammingo, ma che nella mia mente sento bisteccone che mentre urla gli trema un po' la voce... campionesse del mondo...

sabato, settembre 16, 2006

volcano

giovedì, settembre 14, 2006

questo mi ricorda..

Questa notizia mi ricorda di quando questo tipo, mentre faceva la moviola della Champions, si vantava di essere un incredibile conoscitore di calcio. Sheva era appena arrivato in Italia, e già segnava a grappoli, ma sto pistocchio diceva che quello forte, della dinamo kiev stellare, era l'altro attaccante, rebrov, che avrebbe spaccato. il tempo è signore

segni del tempo


eh giá... sto diventando vecchio. da quando la mia amata é tornata in terre iberiche, terre di sole, prosciutti e risotti gialli messi nel forno in una grande padella, mi sono dato alla pazza gioia notturna. sperimentando diversi locali, di dubbia reputazione, sia nella bella leida che nella perversa amsterdam (dove il mio preferito é questo).
beh insomma fatto sta che mi sono riscoperto vecchio. la mattina mi sveglio completamente rincoglionito con dolori ovunque, al lavoro sono efficiente quanto paracarro vieri nella sua ultima parentesi milanese, la mia faccia scavata ricorda il primo gresko.

ah, non ho detto che sono stato a valencia: mi é piaciuta molto. secondo me é una cittá gay. le due frasi non sono collegate.

postilla: sono andato sul sito del locale, e vacca boia ci sono un sacco di foto identiche a quelle scattate da me medesimo stesso in persona proprio io in posti dove sono stato. che caso.

sabato, settembre 09, 2006

Spiega il Tanga.

Ecco che su giovannibinet.blogspot.com si apre un forum, che coinvolge tutti i lettori di questo piccolo spazio:
Spiega il Tanga

Dalle immagini sottostanti, si vede infatti come un tanga di colore rosa semitrasparente sia in cima ad un ombrellone di un bar del centro di Rotterdam. Il quesito che propongo ai lettori di questo spazio, è:

come è finito il tanga lì? spiega in qualche riga la storia di questa mutanda.

In futuro, anche io metterò la mia spiegazione, assolutamente inventata peraltro. Invito tutti quindi ad inserire un commento per rispondere al quesito.




giovedì, settembre 07, 2006

ufficioso

binet se ne va in sardegna tra un paio di settimane.
tutti i pecuri sono stati avvisati.

martedì, settembre 05, 2006

chat con ale

questa è una tipica chat con ale.
vorrei fare notare la sua foto...non ho parole

talk hard. steal the air.



Questa sera ho visto un film. mi è piaciuto molto. e ho pensato: che fico, avere una radio libera, essere l'idolo della tua high school.muovere i pensieri della gente, stimolare qualcosa.
ma poi ho pensato che non si può, che siamo tutti controllati figuarti va.
ma poi ho anche pensato ma va che coglione, che questa cosa ce l'ho già. si chiama blog. ci puoi scrivere quello che vuoi, mettere la musica che ti piace, dire anche le parolacce che ultimamente vado forte, parlare male di quello che vuoi.
e mi piace che anche i miei amici lo facciano.
ayeah!

e allora metto anche un po' di musica che mi piace (fantastico il video!!!):

lunedì, settembre 04, 2006

ciao giacinto


non mi sono mai piaciuti i personaggi pubblici, i famosi, i cantanti, i calciatori. penso che debbano solo essere "usati" per quello che sono: un cantante per un motivetto da fischiettare o per un bel concerto, un calciatore per un bel gol o una vittoria in campo. in tuttá onestá, non sono proprio una persona che si sente in un complesso di inferioritá con una persona famosa: in effetti non penso mai che vorrei essere famoso anche io, anzi spesso provo un po' di tenerezza per queste persone normali come tutti che si ritrovano sotto i riflettori come fossero grandi eroi.
quindi figuriamoci se prendo mai qualche personaggio pubblico come esempio, preferisco avere altre figure piú vicine a me a cui pensare nei momenti in cui il dubbio mi assale, in cui sento di avere bisogno di un consiglio.
ma ci sono delle eccezioni a questo. ci sono alcuni personaggi che hanno qualcosa, che quando li vedi, anche solo in televisione, sono come circondati da un'aurea di serenitá, di carisma, di rispetto. sono molto pochi, i personaggi famosi di questo tipo.
giacinto facchetti, per me, é uno di questi.
in questo momento, mi piacerebbe avere 50 anni e poter dire di avere fatto il tifo per lui quando quella gamba lunga volava sulla fascia.
giacinto facchetti, che stile!